Autore: Cesare Pavese
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 2015
N. Pagine: 108
ISBN: 9788806227623
Autore: Cesare Pavese
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 2015
N. Pagine: 108
ISBN: 9788806227623
Cesare Pavese - La bella estate
“In certi momenti, per le strade, Ginia si fermava perché di colpo sentiva persino il profumo delle sere d’estate, e i colori e i rumori e l’ombra dei platani. Ci pensava in mezzo al fango e alla neve, e si fermava sugli angoli col desiderio in gola”.
In questi giorni, a Torino, sono in corso le riprese del lungometraggio “La bella estate”, tratto dall’omonimo romanzo breve di Cesare Pavese. Scritto nel 1940 e pubblicato nel 1949, “La bella estate” faceva parte della trilogia, dallo stesso titolo, che comprendeva "Il diavolo sulle colline" e "Tra donne sole", vincitrice del Premio Strega nel 1950.
Indimenticabile l’incipit, che trasmette tutta la gioia e la leggerezza con la quale Ginia, giovane sedicenne, vive i giorni innocenti della propria adolescenza:
“A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e attraversare la strada, per diventare come matte, e tutto era bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che succedesse qualcosa, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare fino ai prati e fin dietro le colline.”
In una calda estate torinese, Ginia inizia a frequentare Amelia, una ragazza più grande di lei, disinvolta e disinibita, che la introduce nell’ambiente bohémienne della città. Ginia si innamora di Guido, un giovane pittore, e, tra timore e desiderio, ne diventa l’amante. Ma Guido non è interessato a una storia d’amore autentica e profonda, e Ginia comprende presto che la storia che sta vivendo con lui non corrisponde a quell’amore romantico e sentimentale che aveva immaginato. Ginia appare combattuta tra la speranza di realizzare i propri sogni e la consapevolezza di dover accettare la realtà. I suoi pensieri sono tormentati, intensi, e fanno emergere tutta la sua fragilità e la sua sofferenza.
L’estate svanisce in un soffio, portando con sé la spensieratezza dell’adolescenza. Arrivano i giorni grigi dell’inverno, il freddo cupo della disillusione. Ginia è cresciuta, ha abbandonato gli anni dell’innocenza ed è entrata nel mondo disilluso degli adulti.