Autore: Annie Ernaux
Editore: L'Orma
Data di pubblicazione: 2021
N. Pagine: 192
ISBN: 9788831312295
Autore: Annie Ernaux
Editore: L'Orma
Data di pubblicazione: 2021
N. Pagine: 192
ISBN: 9788831312295
Annie Ernaux - La donna gelata
“L’idea che tra i ragazzi e me ci fosse una disuguaglianza, un altro tipo di differenza rispetto a quella fisica, mi era in fondo sconosciuta perchè non l’avevo mai vissuta. E’ stata una catastrofe.”
“Capavo i fagiolini, dalla finestra della cucina vedevo gli alberi, le villette. Nello stesso momento, sulla spiaggia di Lacanau o di Pyla, c’erano ragazze che rilucevano, abbronzate, libere. Il manifesto di una crema solare, certo. Ma sentivo che io non sarei mai più stata una ragazza in riva al mare, che sarei scivolata in un’altra pubblicità, quella della giovane casalinga indaffarata e sempre sorridente delle reclame dei detersivi. Tra la prima e la seconda immagine c’è la storia di un apprendistato che mi ha rimodellata”.
“Sono finiti senza che me ne accorgessi, i miei anni di apprendistato. Dopo arriva l’abitudine. Una somma di intimi rumori d’interno, macinacaffè, pentole, una professoressa sobria, la moglie di un quadro che per uscire si veste Cacharel o Rodier. Una donna gelata.”
Il premio Nobel per la Letteratura 2022 è stato assegnato alla scrittrice francese Annie Ernaux "per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale".
Leggere “La donna gelata” permette sicuramente di comprendere il significato di queste parole.
Nata in una famiglia nella quale l’appartenenza al genere maschile o femminile non comportava l’assunzione di un ruolo predefinito. la Ernaux, con il linguaggio asciutto, incisivo ed essenziale che la contraddistingue, ripercorre la propria vita di “donna”, dagli anni quaranta, l’età della sua fanciullezza, sino agli anni settanta, quando, sposata e madre di due figli, dopo aver cercato, inutilmente, di raggiungere la propria realizzazione personale e professionale, acquisisce la consapevolezza di essersi arresa, congelata nei limiti sociali imposti alle donne del suo tempo.
Personalmente, ho sofferto un po’ nella parte in cui l’autrice descrive la sua prima maternità, questo figlio vissuto essenzialmente come un peso, un elemento di disturbo. Avviluppata in una vita alla quale sente di non appartenere, legata al ruolo di moglie e di madre che le è stato assegnato, la Ernaux esprime tutta la propria rabbia e la propria frustrazione. Ma in fondo è proprio questo modo di mostrarsi, limpido e spietatamente sincero, che rivela il suo coraggio e la sua grandezza.
“La donna gelata” è una narrazione vera, cruda, che, partendo dall’esperienza personale, diviene storia collettiva, acuta e tagliente analisi sociale. Un libro che fa riflettere, un libro, purtroppo, per molti versi ancora attuale.