Autore: Donatella Di Pietrantonio
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 2024
N. Pagine: 176
ISBN: 9788806255787
Autore: Donatella Di Pietrantonio
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 2024
N. Pagine: 176
ISBN: 9788806255787
Donatella Di Pietrantonio - L'età fragile
“In certi momenti la mia casa è ancora lì. Lui era inginocchiato nell’orto, quando il mal di schiena è troppo forte lavora così. Con le sue mani più delicate rimboccava la terra intorno alle piante di pomodoro che ha preso al vivaio. Per un attimo ho desiderato le stesse cure per me, qualcosa come una consolazione.”
“Come sono diversi i figli, visti da lontano. Sfocati, imprecisi. Irreali.”
Ispirato da un episodio di cronaca realmente avvenuto negli anni novanta sulla Maiella, “L’età fragile” intreccia ad arte storie diverse attraverso la voce narrante di Lucia, tra riflessioni, avvenimenti e flashback.
Amanda prende al volo l’ultimo treno che da Milano porta al Sud, prima che in Italia i viaggi vengano bloccati per il Covid. Torna a casa, da sua madre. Si era trasferita per frequentare l’università. “Milano o niente. Così diceva del suo futuro, nell’ultimo anno di scuola. Niente era il paese, restare. Milano la città dove la vita le sarebbe accaduta davvero.” Ma i sogni che le illuminavano gli occhi quando è partita si sono infranti contro lo scoglio della disillusione, e Lucia se n’è accorta subito. Amanda è apatica, non mangia. Ha bisogno di aiuto e lo chiede nel solo modo in cui riesce a farlo, restando per ore chiusa nella sua stanza, in un silenzio assordante. Lucia sa che deve fare qualcosa per sua figlia, ma è confusa. Forse avrebbe dovuto partire e andare da lei, la sera in cui Amanda è stata aggredita. È difficile essere madre, sostenere senza soffocare. “L’ho consolata come potevo, da lontano. Quella volta ho proprio sbagliato a non prenderlo, il treno. Nel rispetto della sua libertà, le sono mancata quando aveva bisogno di me. Certi confini sono troppo sottili per una madre indecisa come sono io. Ma i più saldi tra i genitori sanno in ogni momento la verità sul da farsi?”
Forse la chiave sta nel ripercorrere il proprio vissuto, nel trovare affinità, nel riconoscere le proprie debolezze. Lucia torna indietro nel tempo. È costretta a farlo quando suo padre le chiede di occuparsi della vendita dei terreni di famiglia, facendo affiorare i ricordi. Un tempo, su quel pezzo di terra, c’era il campeggio di Osvaldo e di Nunziatina. È lì che si è consumato “il fatto”, in quei boschi sotto il Dente del Lupo, strappati alla quiete e alla spensieratezza delle vacanze e saliti agli onori della cronaca nera. Adesso il campeggio è in stato di abbandono, i turisti non si vedono più da tempo. Ma la ferita più profonda è rimasta nell’anima di chi c’era, di chi ha vissuto quei momenti di angoscia e di dolore. Nel giro di una notte Lucia è passata dall’adolescenza all’età adulta. Doralice, la sua amica d’infanzia coinvolta direttamente in quell’episodio, non si è più ripresa. “Lei dopo usciva di casa soltanto per le udienze del processo. Non ne ha mancata una, vestita sempre uguale, con i jeans e la maglia leggera o di lana a seconda della stagione. I capelli legati in una coda che le cresceva sulla schiena.” Lucia avrebbe potuto parlarle, restarle vicino. Ma non ha mai trovato il coraggio di farlo.
Tornare indietro nel tempo, rielaborare i ricordi, però, può aiutare a ritrovare sé stessa.
Un romanzo che unisce la profondità dell’analisi psicologica e la delicatezza nel descrivere i sentimenti a una trama incalzante che cattura il lettore, tenendolo con il fiato sospeso.
L’età fragile è ogni età, è quel frammento di vita che si pianta nel cuore e con il quale ognuno di noi, prima o poi, si trova a fare i conti. Ma è proprio da qui che si deve ricominciare.
Inutile dire che questo libro mi ha rapita. Donatella Di Pietrantonio ha di nuovo fatto centro!