Autore: Erri De Luca
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 2002
N. Pagine: 144
ISBN: 9788807016004
Autore: Erri De Luca
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 2002
N. Pagine: 144
ISBN: 9788807016004
Erri De Luca - Montedidio
“Dice che tutti gli occhi per vedere hanno bisogno di lacrime, se no diventano come quelli dei pesci che all'asciutto non vedono niente e si seccano ciechi. Sono le lacrime, dice, che permettono di vedere”.
“Quando ti viene una nostalgia, non è mancanza, è presenza, è una visita, arrivano persone, paesi, da lontano e ti tengono un poco di compagnia.”
“Fai bene a dire tenere invece di avere. Avere è presuntuoso, invece tenere lo sa che oggi tiene e domani chi sa se tiene ancora.”
Scritto in prima persona, è il diario di un ragazzino che vive nel quartiere Montedidio di Napoli. Un diario scritto in italiano, "perchè è zitto, e ci posso mettere i fatti del giorno riposati dal chiasso del napoletano".
Si cresce in fretta a Montedidio: "mò si' ommo, puort e sorde a casa" gli dice sua madre.
A tredici anni impara un mestiere da Mastr'Errico, il falegname, conosce la desolazione della malattia, la ripugnanza degli abusi sessuali, il silenzio della morte, ma anche l’“ammore” pulito e impacciato dell'adolescenza.
La sera sale sul terrazzo del suo condominio e si esercita con il "bumeràn" che gli ha regalato il padre. A Montedidio non c'è spazio per far volare un boomerang; "non lo posso lanciare però posso provare la mossa di tirarlo", così si allena ogni sera per quel lancio, che prima o poi riuscirà a fare.
Alla bottega ascolta le parole sagge di Don Rafaniello, lo scarparo che “aggiusta le scarpe dei puverielli e non si fa pagare”. Don Rafaniello è arrivato a Napoli per sbaglio, "è sceso dal treno e ha visto il mare per la prima volta" e si fermato. Ma sogna di volare fino a Gerusalemme, con le ali che porta chiuse in quella gobba che duole e brucia sulla schiena.
Un libro coinvolgente, che si legge tutto d'un fiato, e che nasconde tra le sue pagine tanta poesia.
Amo molto Erri De Luca, la sua scrittura asciutta, densa, profonda.
Montedidio è sicuramente uno dei suoi libri più belli.