Matteo Bussola - Un buon posto in cui fermarsi

“Non ti diranno che ci addestrano alle vette, mentre ci sono vallate meravigliose. Ti sentirai forzato alla retorica della sfida, al culto dell'efficienza, al continuo e inappagato desiderio di un altrove, come se la vita stesse sempre da un’altra parte e mai qui, accanto a te. A vincere il mondo anziché imparare a camminarci dentro. A sognare il cielo piuttosto che perderti in un filo d’erba».

Quindici racconti legati tra loro. La storia di quindici uomini (o meglio, di quattordici uomini e di un bambino), raccontata senza cadere negli stereotipi, lasciando trasparire fragilità e timori. 

Uomini di ogni età che prendono coscienza di sé, e dalla consapevolezza degli errori commessi, dei rimorsi e dei rimpianti, dall’amore che smuove la loro anima, trovano o ritrovano la propria autenticità.

Un libro permeato da una grande umanità e da una calda luce di speranza; spesso, riusciamo ad aprire gli occhi proprio quando la vita diventa più dura e insopportabile, o quando accade qualcosa di inaspettato, e solo allora troviamo la strada giusta per riconoscerci e per ricominciare.

Un romanzo commovente e intenso, che ho letto tutto d’un fiato e che mi ha conquistata sin dalle prime righe.